La storia di queste polpette si perde nella notte dei tempi ….
Io le mangiavo da bambina e mi piacevano tanto, ma non avevo
mai pensato di chiedere alla mia mamma l’origine della ricetta.
Ora l’ho fatto e ve la propongo perché è curiosa e semplice, come "i vecchi" di una volta, e ben si addice ad essere proposta per una così bella iniziativa come quella promossa da Virginia del blog Lo Spilucchino, insieme al blog della campagna "IO NON MANGIO DA SOLO".
I nonni della mia mamma erano molto poveri ed abitavano nelle campagne pugliesi… a disposizione, e in grande abbondanza avevano uova, perché le galline razzolavano nell’aia e pomodori che la nonna coltivava; poi pane raffermo a volontà e poco altro.
Ecco gli ingredienti delle polpette!
Il parmigiano all’epoca era un bene di lusso e certamente nelle polpette della mia bisnonna ce n’era davvero poco… tanto che il mio bisnonno, a tavola, si rivolgeva alla moglie ridacchiando e le chiedeva : "Adelì 'ste polpette si mangiano col pane o senza?" ad indicare che, se erano davvero preparate con pane… e basta, tanto valeva non accompagnarle neppure con un pezzetto di pane!!!
La storiella è stata tramandata di madre in figlio ed è arrivata anche a me; oggi fa sorridere e sembra incredibile, se raccontata a noi, che viviamo nel benessere e che di certo non reputiamo un po' di parmigiano un bene di lusso!!!
Ma si può adattare altrettanto bene a tante diverse realtà: qualcuno le preparerà con tanto tanto parmigiano e poco pane… qualcun altro se le potrà permettere con poco parmigiano e tanto, tanto pane… come la mia bisnonna!, ma in tutti i casi sono un alimento semplice, genuino e molto buono!
Ah, dimenticavo...io adoro accompagnare queste deliziose polpettine con tanto buon pane...che si sposa alla perfezione con lo splendido sughetto!!!
Ora l’ho fatto e ve la propongo perché è curiosa e semplice, come "i vecchi" di una volta, e ben si addice ad essere proposta per una così bella iniziativa come quella promossa da Virginia del blog Lo Spilucchino, insieme al blog della campagna "IO NON MANGIO DA SOLO".
I nonni della mia mamma erano molto poveri ed abitavano nelle campagne pugliesi… a disposizione, e in grande abbondanza avevano uova, perché le galline razzolavano nell’aia e pomodori che la nonna coltivava; poi pane raffermo a volontà e poco altro.
Ecco gli ingredienti delle polpette!
Il parmigiano all’epoca era un bene di lusso e certamente nelle polpette della mia bisnonna ce n’era davvero poco… tanto che il mio bisnonno, a tavola, si rivolgeva alla moglie ridacchiando e le chiedeva : "Adelì 'ste polpette si mangiano col pane o senza?" ad indicare che, se erano davvero preparate con pane… e basta, tanto valeva non accompagnarle neppure con un pezzetto di pane!!!
La storiella è stata tramandata di madre in figlio ed è arrivata anche a me; oggi fa sorridere e sembra incredibile, se raccontata a noi, che viviamo nel benessere e che di certo non reputiamo un po' di parmigiano un bene di lusso!!!
Ma si può adattare altrettanto bene a tante diverse realtà: qualcuno le preparerà con tanto tanto parmigiano e poco pane… qualcun altro se le potrà permettere con poco parmigiano e tanto, tanto pane… come la mia bisnonna!, ma in tutti i casi sono un alimento semplice, genuino e molto buono!
Ah, dimenticavo...io adoro accompagnare queste deliziose polpettine con tanto buon pane...che si sposa alla perfezione con lo splendido sughetto!!!
Ingredienti per 30 polpettine
2 uova
10 cucchiai di pane grattugiato
10 cucchiai di parmigiano
12 cucchiai di latte
4 cucchiai di olio
un pizzico di sale
passata di pomodoro
uno spicchio di aglio
1 foglia di alloro
qualche foglia di basilico
sale
olio extravergine di oliva
peperoncino piccante
Procedimento
Impastare
tutti gli ingredienti e lasciar riposare qualche minuto.
Nel frattempo preparare un sugo leggero con la passata di
pomodoro, l'aglio, il basilico, l' alloro, e il peperoncino piccante e quando questo bolle, buttarvi dentro le
polpette.
Lasciar cuocere una decina di minuti.
Il sugo deve essere piuttosto liquido.
Servire le polpette calde.
Con questa ricetta partecipo con molto piacere al Contest "IO NON MANGIO DA SOLO" di Virgina del blog "Lo spiluchino" in collaborazione con "Progetto Mondo Mal" e il blog della campagna "Io non mangio da solo"
Semplici ma appetitose!!!
RispondiEliminaSemplici e deliziose queste polpettine!! Bellissimo riscoprire vecchi sapori e ricette così tramendate...Un bacio cara e bellissima foto!
RispondiEliminaQuesta ricetta mi piace tantissimo, la provo di sicuro. bella bella bella!
RispondiEliminabaci baci
Che bella ricetta povera, una di quelle che ti fanno riconciliare con il mondo!!!
RispondiEliminaC'è anche chi ha avuto la fortuna di provarle....
RispondiEliminaBrava, che buone!!!
RispondiEliminaottimo aspetto! che bontà! F
RispondiEliminaChe meraviglia questa ricetta!!!! La farò di sicuro mi piacciono le polpette soprattutto se sono legate ad una storia di tradizione....
RispondiEliminaE grazie non conoscevo questa iniziativa vado subito a vedere!Baci
Mangiare con poco e con gusto, così facevano i nostri nonni! Non ho mai mangiato una cosa cucinata da mai nonna che fosse di cattivo gusto!! Ottima presentazione.
RispondiEliminaE' una ricetta meravigliosa, talmente alla radice che quasi non ci si pensa. Il tuo bisnonno era un mito!
RispondiEliminaTi ringrazio infinitamente per la tua partecipazione che ha colto nel segno il senso della nostra raccolta.
Grazie infinite a te, Virginia, che mi hai dato l'opportunità di mettere a frutto la mia passione per la cucina a sostegno di un'iniziativa così meravigliosa! E' stato bello "scavare" nel passato per riportare alla memoria non solo i sapori, ma anche i ricordi e gli aneddoti legati a questa semplice, ma gustosa ricetta.
EliminaDavvero una splendida ricetta! Davvero, se ci si pensa bene è possibile mangiar bene anche con ingredienti semplici! Un abbraccio
RispondiEliminabrava, anche io ho partecipato a questa iniziativa, un abbraccio SILVIA
RispondiEliminami sa che sono ottime! in Sicilia si raccontava un aneddoto del cuoco dei militari che girava col mestolo il sugo e prendeva qualcosa imboccando un militare appunto gli diceva "mangiati questa polpetta!" invece era una patata....
RispondiEliminaciao Iolanda, ben trovata, non ci crederai ma stavo per proporre la tua stessa ricetta... Questi piatti così semplici e autentici sono proprio quelli che ci legano alla nostra terra. Bellissime le tue polpette, ne indovino il sapore. Molto belle anche le tue foto, brava. Ti metto nei miei link e grazie per essere passata, piacere mio!
RispondiEliminaChe buone queste polpette mi ricordano quelle meravigliose della mia mamma!!
RispondiEliminaComplimenti per la ricetta che e' stata inserita nel calendario. Ti seguo con piacere. Se ti va passa a trovarmi. A presto.
RispondiEliminawww.dolciarmonie.blogspot.it